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Nazionale A maschile

FIBA EuroBasket 2021 Qualifiers. Estonia-Italia 81-87. Ancora una vittoria per gli Azzurri (Vitali 22)

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23 Febbraio 2020

Tallinn. Carattere, carattere, carattere. Solo così si spiega la vittoria Azzurra a Tallinn. Nonostante la giovane età media, la squadra di Sacchetti riemerge dalle difficoltà del -14 per poi volare alto sopra l’Estonia (81-87). Match tutto di rincorsa per un’Italia che trova il primo vantaggio della serata solo al 31esimo minuto di gioco. La solidità dei giocatori più esperti (Vitali, Ricci, Baldi Rossi, Tessitori) si sposa alla grande con l’energia di ragazzi come Akele, vero e proprio protagonista nello spaccare il match e portarlo dalla parte giusta. Un altro mattoncino sulla strada della crescita e della consapevolezza di un gruppo che ha bisogno di serate come questa. Top scorer di serata Capitan Michele Vitali, al suo career high (22) proprio come Baldi Rossi (10) e Akele (8).

Queste le parole del CT Meo Sacchetti: “Sono molto felice perché non abbiamo avuto vita facile. Il palazzetto pieno e la qualità dell’Estonia ci hanno reso complicato il compito. Siamo finiti sotto ma lavorando insieme in difesa ne siamo usciti e questo mi rende orgoglioso. Stasera al palazzetto c’era una grande atmosfera e giocare qui non sarà una passeggiata per nessuno. All’inizio non siamo riusciti a fare le nostre cose ma nel secondo tempo tutto è cambiato grazie alla difesa. Sono soddisfatto”.

Il pensiero di Giampaolo Ricci: “Sapevamo che non sarebbe stato facile giocare qui e contro una buonissima squadra come l’Estonia. Abbiamo faticato all’inizio perché non siamo riusciti a mettere in campo le nostre cose ma ne siamo venuti fuori di squadra. Nonostante la giovane età, abbiamo vinto con energia e aiutandoci l’uno con l’altro”.

Spinti dall’assordante sold-out della Saku Suurhall di Tallinn (oltre 7.500 spettatori), gli estoni partono fortissimo e con Kitsing e Raieste vanno sul 6-0. Gli Azzurri non fanno una piega e pazientemente scaldano le mani, trascinati dai “senatori” Michele Vitali e Filippo Baldi Rossi. Nel primo quarto è parità (18-18). Inizio tutto estone anche nella seconda frazione, e questa volta l’Italia va in difficoltà: il -14 (44-30) è frutto del 47.1% al tiro da tre della formazione di casa, che si esalta grazie alle prestazioni balistiche di Kitsing (14 punti all’intervallo). Nel momento peggiore del match Vitali, Baldi Rossi e Ricci costruiscono un break che interrompe il flusso estone e manda a riposo le squadre sul 47-41. Un segnale importante per una squadra giovane e in via di miglioramento. C’è spazio anche per la tripla frontale di Francesco Candussi, che proprio oggi compie 26 anni: per lui compleanno, esordio e primissimi punti in Nazionale Senior. Al riposo i top scorer sono Michele Vitali (13) e Filippo Baldi Rossi, già ampiamente oltre il suo precedente career high (7 punti giovedì scorso a Napoli).
Sale di intensità la difesa Azzurra nel secondo tempo: la bomba di Kullamae non spaventa l’Italia, che produce un parziale di 5-11 fatto di grinta e fisicità. La tripla di Fontecchio pareggia i conti (55-55) ma l’Estonia chiude avanti anche il terzo quarto (61-59). E’ il momento di piazzare l’allungo e il protagonista che non ti aspetti è Nicola Akele: 6 punti per lanciare l’Italia, che con Ruzzier trova il primo vantaggio della serata (61-63). Scendono le percentuali estoni dalla distanza e Ricci ne approfitta per la bomba del 63-68 al 34esimo. Vitali è argento vivo e i padroni di casa faticano a stare in scia. Due triple di Ricci costruiscono il +10 a un minuto e mezzo dalla fine (73-83). Una palla persa di Spissu si trasforma nel 2+1 di Kullamae (78-83). Ci pensa ancora Akele dalla media ed è il canestro che sigilla una vittoria mai tanto meritata.

Nell’altro match del gruppo B, la Russia ha battuto la Macedonia del Nord 77-67 (Fridzon 23, Whittington e Magdevski 14).

Gli Azzurri faranno rientro in Italia nella mattinata di lunedì. A novembre la seconda “finestra” di qualificazione a EuroBasket 2021. Il 27 novembre in casa contro la Macedonia del Nord e il 30 novembre contro la Russia in trasferta. Sedi e orari ancora da definire. In estate (23/28 giugno) il torneo Preolimpico a Belgrado. Italia nel girone con Senegal, Portorico, Nuova Zelanda, Repubblica Dominicana e Serbia.

I tabellini della seconda giornata del Girone B

Estonia-Italia 81-87 (18-18, 29-23, 14-18, 20-28)
Estonia: Drell 5 (1/2, 1/2), Raieste* 3 (0/4, 1/4), Hermet 2 (1/2, 0/1), Veideman 2 (1/1, 0/1), Vene* 21 (5/10, 3/6), Treier, Nurger 2 (0/1), Joesaar* 7 (3/5, 0/2), Dorbek, Kitsing* 22 (1/2, 5/8), Kriisa (0/1, 0/4), Kullamae* 17 (3/3, 3/8). All. Toijala
Italia: Spissu* 9 (2/4, 1/5), Fontecchio* 9 (2/4, 1/3), Tessitori* 6 (1/1), Ricci* 18 (3/5, 4/8), Spagnolo (0/1), Bortolani ne, Baldi Rossi 10 (5/7, 0/2), Ruzzier 2 (1/1), Tambone (0/1 da tre), M. Vitali* 22 (3/5, 3/6), Akele 8 (4/4), Candussi 3 (1/1 da tre). All. Sacchetti
Tiri da due Est 15/31, Ita 21/32; Tiri da tre Est 13/36, Ita 10/26; Tiri liberi Est 12/14, Ita 15/18. Rimbalzi Est 33 (Joesaar 9), Ita 30 (Akele, Ricci e Vitali 4). Assist Est 19 (Kullamae 6), Ita 20 (Spissu 8).
Usciti 5 falli: Nessuno
Arbitri: Glisic (Ser), Horozov (Bul), Sharapa (Blr)
Spettatori: 7.500

Russia-Macedonia del Nord 77-67 (19-20, 19-16, 19-17, 20-14)
Russia: Bolomboy 10 (3/5), Baburin* 2 (1/1, 0/1), Motovilov 2 (1/2), Fridzon 23 (3/5, 3/4), Ivlev* 2 (1/2), Grigoryev 7 (0/2, 2/5), Trushkin* 4 (1/1 da tre), Strebkov (0/1), Ilnitskiy, Kulagin* 15 (1/9, 2/7), Valiev 5 (1/1, 1/1), Antipov* 7 (2/3, 1/5). All. Bazarevich
Macedonia del Nord: Krstevski* 7 (3/4, 0/1), Nikolov (0/2, 0/1), V. Stojanovski* 10 (5/10, 0/5), Magdevski* 14 (6/8), Simonovski 4 (2/4, 0/4), Gjuroski 9 (0/2, 3/4), Mladenovski (0/1), D. Stojanovski* 9 (1/3, 2/4), Maslinko ne, Jakimovski ne, Efremovski ne, Whittington* 14 (3/6, 2/4). All. Todorov
Tiri da due Rus 13/31, Mac 20/40; Tiri da tre Rus 10/24, Mac 7/23; Tiri liberi Rus 21/25, Mac 6/8. Rimbalzi Rus 35 (Antipov 7), Mac 34 (Krstevski, Whittington e Magdevski 6). Assist Rus 24 (Kulagin 7), Mac 19 (V. Stojanovski, Whittington e Magdevski 4)
Usciti 5 falli: D. Stojanovski


I tabellini della prima giornata del Girone B

Italia-Russia 83-64 (26-24, 15-9, 21-18, 21-13)
Italia: Spissu* 10 (1/1, 2/4), Fontecchio* 10 (2/6, 2/3), Tessitori* 6 (3/3), Ricci* 19 (4/7, 3/4), Spagnolo 3 (1/2), Bortolani 3 (1/1 da tre), Baldi Rossi 7 (2/5, 1/2), Ruzzier 7 (1/3, 1/3), Tambone, Vitali M.* 15 (4/5, 2/7), Akele 3 (0/1, 1/2). All. Sacchetti
Russia: Sopin, Baburin (0/1, 0/1), Zakharov 6 (1/2, 1/4), Motovilov 10 (1/3, 2/4), Fridzon* 6 (1/2, 0/4), Ivlev* 10 (4/4, 0/1), Strebkov* (0/3), Ilnitskiy (0/3 da tre), Kulagin* 17 (4/10, 2/8), Valiev 1 (0/1), Antipov* 14 (1/1, 4/5), Klimenko. All. Bazarevich
Tiri da due Ita 18/33, Rus 12/27; Tiri da tre Ita 13/26, Rus 9/30; Tiri liberi Ita 8/13, Rus 13/19. Rimbalzi Ita 41 (Ricci e Fontecchio 7), Rus 26 (Antipov 6). Assist Ita 21 (Spissu 10), Rus 15 (Kulagin 8).
Usciti 5 falli: Nessuno.
Arbitri: Antonio Conde (Spa), Fernando Calatrava (Spa), Martin Vulic (Ger)
Spettatori: 4.000

Macedonia del Nord-Estonia 72-81 (18-20, 5-25, 23-15, 26-21)
Macedonia del Nord: Krstevski* 5 (1/1, 1/5), Nikolov ne, Dimitrijevikj* 15 (4/8, 2/6), V. Stojanovski* 26 (3/6, 4/8), Magdevski 3 (1/1, 0/2), Simonovski (0/1 da tre), Gjuroski (0/1, 0/2), Mladenovski, D. Stojanovski* 8 (2/2, 1/5), Maslinko ne, Jakimovski, Whittington* 15 (3/6, 1/6). All. Todorov
Estonia: Drell 6 (0/3, 1/1), Raieste 5 (2/3), Hermet 8 (4/7, 0/2), Veideman 2 (1/4, 0/5), Laane ne, Vene* 16 (2/2, 3/6), Nurger 6 (3/3), Joesaar* (0/2), Dorbek* (0/1 da tre), Kitsing* 7 1/3, 1/2), Kriisa ne, Kullamae* 31 (7/8, 5/9). All. Toijala
Tiri da due Mac 14/25, Est 20/35; Tiri da tre Mac 9/35, Est 10/26; Tiri liberi Mac 17/20, Est 11/14. Rimbalzi Mac 34 (Whittington 8), Est 34 (Nurger 6). Assist Mac 12 (Stojanovski e Gjuroski 3), Est 15 (Veideman e Kullamae 5).
Usciti 5 falli: V. Stojanovski, D. Stojanovski


Gli Azzurri

#0 Marco Spissu (1995, 185, P, Banco di Sardegna Sassari)
#13 Simone Fontecchio (1995, 203, A, Grissin Bon Reggio Emilia)
#16 Amedeo Tessitori (1994, 208, C, De’ Longhi Treviso)
#17 Giampaolo Ricci (1991, 201, A, Segafredo Virtus Bologna)
#18 Matteo Spagnolo (2003, 191, P, Real Madrid – Spagna)
#22 Giordano Bortolani (2000, 193, G, Edinol Biella)
#24 Filippo Baldi Rossi (1991, 207, A/C, Segafredo Virtus Bologna)
#25 Michele Ruzzier (1993, 183, P, Vanoli Cremona)
#30 Matteo Tambone (1994, 192, P, Openjobmetis Varese)
#31 Michele Vitali (1991, 196, G, Banco di Sardegna Sassari)
#45 Nicola Akele (1995, 200, A, Vanoli Cremona)
#55 Francesco Candussi (1994, 211, C, Tezenis Verona)

Calendario EuroBasket 2021 Qualifiers, Gruppo B

20 febbraio 2020
Italia-Russia 83-64
Macedonia del Nord-Estonia 72-81

23 febbraio 2020
Estonia-Italia 81-87
Russia-Macedonia del Nord 77-67

27 novembre 2020
Italia-Macedonia del Nord
Estonia-Russia

30 novembre 2020
Russia-Italia
Estonia-Macedonia del Nord

18 febbraio 2021
Italia-Estonia
Macedonia del Nord-Russia

21 febbraio 2021
Macedonia del Nord-Italia
Russia-Estonia

Classifica Girone B

Italia 4 (2/0)
Estonia 3 (1/1)
Russia 3 (1/1)
Macedonia del Nord 2 (0/2)

*FIBA assegna 2 punti per la vittoria e un punto per la sconfitta


Formula

Le 32 partecipanti sono divise in 8 gruppi da quattro squadre ciascuno. Si qualificano all’EuroBasket 2021 le prime tre di ogni gruppo, eccetto quelle inserite nei raggruppamenti con una delle 4 Nazioni che ospiteranno la rassegna continentale (Italia, Repubblica Ceca, Georgia e Germania). In questo caso, oltre alle quattro Nazioni che ospitano l’Europeo, si qualificheranno le prime due squadre classificate.

La formula prevede gare di andata e ritorno lungo 3 “finestre”: 17/25 febbraio 2020, 23 novembre/1 dicembre 2020, 15/23 febbraio 2021.
Gli Azzurri, così come cechi, georgiani e tedeschi, partecipano fuori classifica alle qualificazioni.

I quattro gironi dell’EuroBasket 2021 si giocheranno a Milano (Italia), Praga (Repubblica Ceca), Tbilisi (Georgia) e Colonia (Germania). Le fasi finali si disputeranno a Berlino (Germania).


Ufficio Stampa Fip

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Altre News

16/01/2021
Kit microfoni-auricolari per gli arbitri di Serie A. Dalle gare di domenica 17 gennaio

Da domani, prima giornata del girone di ritorno del Campionato di Serie A maschile, tutte le terne arbitrali saranno dotate di un sistema di microfoni-auricolari che permetterà agli arbitri di comunicare in continuità fra di loro, senza dover aspettare le interruzioni del gioco. Il kit microfoni-auricolari è stato già testato con successo durante la Final Eight di Coppa Italia 2020 ricevendo il parere favorevole del Consiglio Federale, del Comitato Italiano Arbitri e dell'Organo Tecnico Arbitrale permettendo agli arbitri di svolgere al meglio il lavoro di squadra senza inficiarne la concentrazione.

15/01/2021
L'Europeo 1952 giocato a Mosca sotto la neve, cantando "La Montanara"

La terza edizione dell'Europeo Femminile si gioca a Mosca dal 18 al 25 maggio 1952. Nel 1938 è arrivato l'Oro Azzurro al termine di un torneo a 5 squadre, nel 1950 l'Italia si è piazzata al quinto posto su 12 partecipanti. Due anni dopo alla nostra formazione si chiede di consolidare quel risultato, magari scavalcando la Francia nel ranking delle squadre occidentali. Le premesse non sono delle migliori, purtroppo. Il CT Achille Baratti e l'allenatore Enrico Garbosi perdono per infortunio due pedine fondamentali come Anna Branzoni e Francesca Cipriani. La partenza per Mosca viene messa in discussione fino a pochi giorni dall'esordio perché per ragioni politiche l'Unione Sovietica fatica a rilasciare i visti necessari a un Paese proveniente dal blocco NATO. Ne fa le spese alla fine il presidente della FIP Aldo Mairano, a cui non viene permesso di partire. Il capo delegazione diventa Baratti. Alla vigilia la stampa italiana non si augura solo un buon risultato: "Vorremmo proprio che le Azzurre si battessero bene a Mosca e che raccogliessero le simpatie del pubblico. Mandiamo brave ma anche graziosissime rappresentanti: abbiamo sempre sempre pensato che lo sport femminile non debba in fondo disgiungersi dal fatto estetico e da un concetto di grazia-bellezza. Andiamo a Mosca con donne-donne e non con donne-cavallo". Dopo sei giorni di collegiale a Bologna si parte alla volta di Mosca. Fosse facile. Treno dall'Emilia fino a Vienna, volo quantomeno avventuroso verso Leopoli, nell'attuale Ucraina, e poi 24 ore di treno per arrivare a destinazione. Le Azzurre racconteranno quel viaggio come un'esperienza faticosa ma indimenticabile, emozionante, unica. L'unico momento di tensione al momento del decollo da Vienna, su aereo sovietico mandato appositamente in Austria per prelevare le squadre. Si sparge la voce che la fila più sicura sia quella in fondo al velivolo, al momento di salire in aereo scatta la corsa selvaggia all'ultimo posto. L'Unione Sovietica è certa di vincere l'Europeo, cosa che poi farà, e organizza l'Europeo in grande stile: si gioca nello stadio della Dynamo che può ospitare fino a 100.000 spettatori. Il problema è che il campo è in terra battuta e le partite si svolgono all'aperto: il maggio moscovita non aiuta quanto a clemenza e a pagarne le conseguenze sono soprattutto le squadre meno abituate a quelle temperature. Tra queste l'Italia. Al seguito della delegazione c'è anche un arbitro, Vito Pinto, anche se a Mosca per la prima volta arbitrano anche delle donne. Un cronista riporta: "Per la prima volta partite di pallacanestro sono state arbitrate da donne, le quali si sono dimostrate nettamente superiori agli uomini che le avevano precedute". Il 18 maggio il nostro esordio è traumatico, per non dire indimenticabile. L'Italia viene accolta in campo per la sfilata inaugurale tra gli applausi ma in testa alla delegazione c'è una bandiera con lo stemma sabaudo. Seguirà nei giorni successivi un'interrogazione parlamentare per chiarire l'accaduto. Il giorno dopo la guida delle Azzurre, tale Wladimiro, sistemerà la situazione rimediando un tricolore corretto. Si gioca alle 19.00 in un freddo polare, l'Ungheria è fortissima e ci spazza via. Le cronache da Mosca sono scarse, non ci sono giornalisti al seguito ma le Azzurre si ingegnano anche in questo. Ornella Buttini incrocia in albergo una nostra connazionale che l'indomani tornerà in Italia e le consegna una cronaca della partita. "Mi figuro la sorpresa che avrà destato la nostra sconfitta con l'Ungheria. Chi non ha assistito all'incontro non può certo rendersi conto di come abbiamo potuto giocare così male. Ci accorgemmo subito della nostra impossibilità di vincere. Le magiare fisicamente sono molto più dotate di noi, erano pronte a rimbalzo e sicure di sè, e soprattutto soffrivano meno il freddo. Sul campo soffiava un vento gelido. Le riserve che aspettavano il loro turno si erano avvolte in coperte di lana. Le nostre mani erano diventate viola per il freddo: in ogni intervento anche le migliori di noi si lasciavano sfuggire la palla". Nei successivi due impegni, le Azzurre regolano facilmente la Finlandia (60-28) e poi l'Austria (50-24) ma quando si torna ad affrontare squadre dell'Est (Polonia e Ungheria) arrivano le due sconfitte che ci fanno chiudere l'Europeo al sesto posto. Risultato non brillante ma accettabile considerate le tante difficoltà: la Francia fa però peggio di noi e quindi il primato "occidentale" è salvo. L'ultima uscita dell'Italia a Mosca assume contorni epici. Nel corso della partita con la Bulgaria inizia a nevicare, le Azzurre in panchina provano a riscaldarsi in tutti i modi e iniziano a intonare "La Montanara". Il giorno dopo la fine dell'Europeo, il successo dell'Unione Sovietica viene raccontata così sui nostri quotidiani. "La finale tra URSS e Cecoslovacchia è stata disputata davanti a 23.000 spettatori sotto una fitta pioggia, allo stadio Dynamo. Nessuno si è allontanato: sono rimasti tutti a inzupparsi e hanno fatto capire di essere dei veri sportivi rimanendo impassibili, corretti. Applaudivano all'indirizzo della loro squadra ogni volta che l'URSS affrontava un'avversaria dei Paesi occidentali ed è umanamente comprensibile". Col sesto posto, l'Italia si qualifica per la prima edizione del Mondiale che si gioca dal 7 al 22 marzo 1953 in Cile. Per mancanza di fondi la Federazione decide di non inviare la Nazionale, le uniche squadre europee sono Svizzera e Francia. Le transalpine chiudono al terzo posto dietro Stati Uniti e le padrone di casa del Cile. Ma quell'Europeo giocato nel gelo dello stadio Dynamo di Mosca resterà nella memoria per sempre. Le Azzurre: 3 Noemi Serpellon 4 Anna Sommi 5 Liliana Ronchetti 6 Ester Baitz 7 Franca Ronchetti 8 Marisa Caciolli 9 Ornella Buttini 10 Idelma Tommasini 11 Gabriella Santoro 12 Foscarina Rozzo 13 Anna Neri 14 Ileana Pasquali 15 Licia Bradamante 16 Cecilia Zupancich Allenatore: Enrico Garbosi

12/01/2021
Gary Cole e Abdul Jeelani, l'uomo che ha vissuto due volte

Ha cambiato nome. Ha cambiato continente. Ha cambiato squadre. Ha cambiato moglie due volte. Ha cambiato religione. Ha cambiato diverse volte il corso della sua vita. Quello che mai è cambiato è l'affetto che gli hanno sempre dimostrato le persone che hanno avuto la fortuna di incrociare Gary Cole. O se preferite, Abdul Jeelani. Gary nasce alla periferia di Milwaukee e cresce a Racine, polverizzando dal 1972 al 1976 tutti i record statistici della ‘University of Wisconsin Parkside’. Scelto al terzo giro dai Cavaliers, viene scartato da Cleveland e poi da Detroit e allora tenta la carta europea. E' Giancarlo Asteo a portarlo all'Eldorado Lazio nel 1976, con lui c’è anche Bob Elmore, che però poche settimane dopo viene ritrovato morto nella camera del suo residence vittima di un'overdose di eroina. Cole è l'unico americano di quella Lazio e spazza via il campionato di A2, chiuso a 32.7 punti e 11.6 rimbalzi di media. L'estate successiva atterra a Roma con la moglie Amina e il piccolo Azim dichiarandosi musulmano. Ora si chiama Abdul Quadir Jeelani. Le difese del nostro campionato ora lo conoscono ma evidentemente non abbastanza: la stagione la chiude a 33.2+13.3, Lazio promossa in A1 e le sirene della NBA che tornano. Un anno a Portland (9.6 punti) e uno a Dallas (8.4) e poi c'è di nuovo l'Italia nel destino, col contratto irrinunciabile che gli propone Livorno nel 1981: parliamo di 750.000 dollari per quattro stagioni. Alla prima arriva la promozione in A1 al fianco di Rudy Hackett (il papà di Daniel), nelle altre tre farà innamorare tutti i livornesi sponda Libertas e più in generale gli appassionati di basket italiani. Alessandro Fantozzi, suo compagno a Livorno, racconta: “Non amava molto allenarsi, era contrario alle sedute mattutine. Un sabato prima di una partita importante, dopo che i coach lo avevano redarguito sull’importanza della puntualità agli allenamenti, si presenta in palestra un ragazzo che, con borsone a tracolla, chiede dove siano gli spogliatoi perché deve allenarsi con noi. Alla richiesta del coach su chi fosse, il ragazzo rispose che aveva conosciuto Jeelani alla base militare di Camp Darby e che Abdul gli aveva detto di venire ad allenare al posto suo, perché quella mattina non sarebbe riuscito a presentarsi. Abdul era pieno di vita, amava sorridere e trasformarsi in un vero showman: il suo gioco era istrionico e irriverente, come era lui fuori dal campo”. Gli ultimi due anni della sua carriera li trascorre in Spagna, al Saski Baskonia e poi al Caja de Alava, poi torna negli Stati Uniti e di lui si perdono le tracce. E' merito di Andrea Barocci, giornalista del Corriere dello Sport, se si torna a parlare di Abdul Jeelani nel 2010. Sono trascorsi 23 anni e la vita ha decisamente smesso di sorridere al centro statunitense. Nel suo articolo Barocci ne racconta i due matrimoni falliti, le traversie legali, la depressione, i problemi col diabete e la battaglia contro il cancro combattuta con tre operazioni. Nel 2009 poi la perdita del lavoro e la richiesta di accoglienza a un centro per senzatetto di Racine. La drammatica storia di Jeelani scuote l'ambiente del basket italiano, al punto che il presidente della Lazio Basket Simone Santi lo contatta. “Scrissi via Facebook a sua figlia Karima, che mi diede il numero del centro per homeless dove viveva Abdul, che però aveva pendenze economiche negli Stati Uniti e per questo era senza passaporto. Facemmo partire una campagna di crowdfunding per pagargli i debiti e riuscimmo a farlo tornare in Italia”. Solo a Livorno vennero raccolti 3.700 euro in pochi giorni. Il 14 gennaio 2011 Jeelani atterra a Roma, accolto al Palazzetto da 1.200 bambini di tutte le etnie che fanno parte del “Progetto Colors”, un'idea della Lazio Basket nata per affermare il valore dello sport come strumento di educazione e di inserimento nella società. Qualche settimana il ritorno a Livorno. Ovunque lo attendono amici, tifosi, semplici appassionati che l'hanno visto giocare o ne hanno sentito decantare le gesta. La Lazio lo nomina testimonial di ‘Colors’ e Jeelani si prende cura per due anni di centinaia di ragazzini nelle periferie più complicate di Roma, avvicinandoli alla pallacanestro. “Qui mi sento a casa, spero di dare una mano a chi sta peggio. Lo sport per me è sempre stato questo: conoscere il mondo e stare con le persone, non il business”. Tornato negli Stati Uniti, il progetto al quale aveva contribuito con entusiasmo si è poi evoluto nella costruzione di un centro sportivo all’orfanotrofio di Zimpeto. Abdul Jeelani ci ha lasciati il 3 agosto 2016, ad appena 62 anni, vittima di una crisi cardiaca. Nessuno potrà mai dimenticarne l'eleganza quando era in campo e la dolcezza nella vita di tutti i giorni.

11/01/2021
Possibile ripresa dell’attività sportiva. Una nota della FIP

La Federazione Italiana Pallacanestro sta lavorando per consentire a tutti i propri tesserati, dal Minibasket all’attività Senior, di tornare ad allenarsi in palestra adottando tutte le cautele che gli esperti riterranno necessarie. Lo stato pandemico richiede provvedimenti straordinari. La FIP vuole andare oltre la suddivisione in attività di interesse nazionale e non, che fino a questo momento ha creato situazioni disomogenee e paradossali fra tutti gli enti deputati all’organizzazione sportiva e frustrazione nelle giovani e nei giovani di tutte le discipline. Occorre concentrare gli sforzi sull’aggiornamento dei protocolli che consentano a tutti la ripresa in sicurezza degli allenamenti a prescindere dallo svolgimento delle rispettive competizioni, verificando con la massima responsabilità quali altri campionati possano effettivamente prendere il via nel prossimo futuro.

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