FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO
Torna

Under 20 femminile

Caterina, Giulia e Ilaria: tre amiche vincenti e unite nell’Azzurro

17 Luglio 2022

Pochi minuti dopo la fine della semifinale persa con la Spagna, lo sguardo di Ilaria Panzera viaggiava nel vuoto. Non tanto perché da mezz’ora non riusciva a completare il controllo antidoping per il quale era stata sorteggiata, quanto per le 27 palle perse che le avevano negato la possibilità di giocarci l’Oro il giorno successivo.

Medaglia che lei, Caterina Gilli e Giulia Natali si erano già messe al collo all’Europeo Under 16 nel 2018 e all’Europeo U18 nel 2019. In più, tanto per gradire, un Bronzo all’Europeo U16 del 2017. Con loro tre, insieme a tante altre splendide Azzurre che si sono alternate nel corso degli anni, c’era sempre stata anche Martina Spinelli, quest’anno fermata da un problema fisico.

Ma torniamo allo sguardo di Ilaria, perso nel vuoto ma in realtà già proiettato alla sfida con la Francia che l’indomani ci ha premiato con la medaglia di Bronzo, quarta medaglia Giovanile vinta da Ilaria, Caterina e Giulia. Un record vero, se pensiamo che nel 2020 e nel 2021 non si è giocato alcun Europeo.

Le tre hanno messo insieme 54 punti su 64 nella finalina con la Francia, una prova di forza che ha sublimato l’eccellente lavoro completato dallo staff tecnico di coach Mazzon. Più forti delle difficoltà e degli imprevisti.

“Dal primo giorno di raduno a Folgaria, Ilaria ci ripete che dobbiamo vincere l’Oro – racconta Natali – lei è sempre stata così, dal 2017, iper-esigente con se stessa e con le altre. Anche se all’inizio pensavo che se la tirasse un po’”. Le due sono state anche compagne di stanza questa estate. “Un grave errore commesso nei primi giorni di raduno”, commenta Giulia sorridendo.

“Ci conosciamo da anni, ci ha sempre legato la voglia di vincere insieme, di dimostrare che quanto fatto l’Europeo precedente non fosse stato ottenuto per caso o per fortuna. A Sopron abbiamo voluto chiudere in bellezza, non poteva essere altrimenti”, spiega Gilli, MVP all’Europeo U16 di Kaunas del 2018. Un torneo, quello, dominato e vinto battendo in sequenza Spagna, Francia e Repubblica Ceca. “Tutti parlavano di quanto fosse forte l’annata 2002 – spiega Panzera – noi percepivamo quell’attesa e sapevamo di non volerla tradire”. Auto-coscienza e consapevolezza dei propri mezzi, senza mai sconfinare nella presunzione.

Le 2002, quest’anno irrobustite da cinque 2003 e da una 2004 (Blasigh), hanno chiuso a Sopron il loro ciclo con le Giovanili salendo un’altra volta sul podio. Un capolavoro completato da uno staff tecnico che ha saputo modellare una squadra che, per via di diverse vicissitudini, è cambiata in corso d’opera nel corso del raduno. L’Italia ha chiuso con la miglior difesa del torneo e conquistato la simpatia del pubblico neutrale di Sopron, che ha impiegato pochi minuti per apprezzare l’abnegazione delle Azzurre, la loro capacità di compensare col coraggio e l’applicazione l’evidente gap fisico. Interpreti di una pallacanestro vincente (sei vittorie in sette uscite, unico passaggio a vuoto nel secondo tempo con la Spagna) e di un linguaggio del corpo da squadra Senior di alto livello. Mai un’esultanza scomposta, mai un momento di evidente sconforto. “Siamo sempre state così – conferma Natali – e il merito è anche delle persone che ci circondano per un mese. Personalmente vengo molto influenzata dallo staff che ci segue e questo di rimanere focalizzati sulla partita senza calare di intensità è un aspetto sul quale quest’anno abbiamo lavorato più del solito”. “Non molliamo mai, dalla prima volta che abbiamo indossato questa Maglia”, chiosa Ilaria.

Quattro medaglie in sei anni, lo spazio per i rimpianti è poco eppure… “Non posso dimenticare l’abbraccio con Giulia dopo il ko con l’Ungheria lo scorso anno al Mondiale, piangevamo tutte e due e non riuscivamo a smettere”. “L’unico mio rimpianto è il Covid, che ci ha tolto due anni di raduni e competizioni e quest’anno ci ha tolto una settimana di allenamenti e qualche giocatrice importante. Mi porterò dentro tutte le gioie vissute insieme ma soprattutto le amicizie cementate negli anni. I raduni estivi sono lunghi e faticosi ma noi abbiamo sempre trovato il modo di stare bene insieme”, chiude Gilli.

A Sopron è arrivata l’ennesima conferma di un gruppo infinito, con la medaglia di Bronzo e con Panzera nel miglior quintetto del torneo (terza volta per lei, MVP nel 2019).

Grazie ancora una volta, Azzurre.

E grazie a tutti coloro che hanno lavorato in queste settimane perché questo gruppo ottenesse un’altra bellissima medaglia, la quattordicesima vinta dal Settore Giovanile Femminile in tredici anni.