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24 Aprile 2011
Torneo Maschile. Toscana-Lazio la finale. Ultimo atto al PalaRuffini lunedì 25 ore 17.00
Torino – Toscana-Lazio sarà la finalissima al Trofeo delle Regioni 2011. I laziali battono l’Emilia Romagna decimata da un virus influenzale mentre la Toscana è di nuovo arriva di nuovo in fondo, per la terza volta consecutiva, eliminando il Veneto.
1/4E’ ancora Toscana. La Toscana batte il Veneto 88-74 nella prima semifinale del Trofeo delle Regioni 2011 e si qualifica per la finalissima. Come l’anno scorso e due anni prima i toscani arrivano fino all’ultimo atto della manifestazione, confermando tutta la bontà di un movimento con numero importanti. Gli stessi del Veneto, che combatte fino alla fine e che, arrivato ad un soffio dal pareggio, non trova lo spunto per acciuffare gli avversari. Primo quarto in assoluto equilibrio. Il 20-20 fotografa una partita che non trova padrone per via delle forze in campo, che fin da subito appaiono paritetiche. Nel secondo quarto la Toscana prova a dare una svolta alla gara producendosi in un allungo che la porta anche avanti di 7 (40-33 a metà frazione). Il Veneto ricuce ma non riesce ad agganciare gli avversari e si accontenta di chiudere la frazione in svantaggio 47-40.
Il secondo tempo riparte con l’infortunio al ginocchio per il toscano Jacopo Lucarelli (Don Bosco Livorno) ma per fortuna non è nulla di grave. Ancora parità per tutto il quarto con i Veneti che mantengono inalterate le distanze. Nel classico tiro della disperazione a 3 secondi dal termine del terzo quarto Daniele Furfaro (Pino Dragons Firenze) trova la tripla del +10 (52-62). Gli ultimi 10 minuti sono di assoluta marca veneta. Aiutati anche dal calorosissimo pubblico amico, i veneti pigiano l’acceleratore e infliggono un 8-0 alla Toscana tornando così a –2 (62-60). Dopo il grande spavento i toscani ricominciano a correre e il vantaggio torna a farsi importante: 75-64 a 2 minuti dalla fine. In 120 secondi non succede più nulla. La Toscana è alla sua terza finale consecutiva dopo Montecatini Terme e Lignano Sabbiadoro.
Come nel 2008. Il Lazio batte l’Emilia Romagna 74-60 e vola in finale. La formazione di coach Donato Avenia, una Korac con Roma nel 1992, dimostra ancora una volta di essere squadra tosta e compatta, magari priva di talenti di spicco ma con un collettivo secondo a nessuno. L’Emilia Romagna viene stesa, prima della gara, da un virus che costringe coach Mangone a portare a referto solamente 8 giocatori.
Prova a fare la prima mossa l’Emilia Romagna ma il Lazio è subito in partita. Il più ispirato tra i laziali è Edoardo Pedemonte (Stella Azzurra) ma in generale è tutta la squadra a girare come predica coach Avenia. Sull’altra panchina Mangone comincia la delicata alchimia di rotazioni con 8 effettivi. Federico Mussini (Reggio Emilia) non tarda molto a scaldare la mani e Simon Anumba (anche lui di Reggio Emilia) ci mette tanto fisico. Su questa coppia si regge un’Emilia che chiude in svantaggio il primo quarto (27-20) ma che riparte di slancio nel secondo accorciando momentaneamente il gap a –3 (29-26). Cammin facendo il Lazio consolida la propria leadership sulla gara e riesce a chiudere a favore anche la seconda frazione, andando al riposo lungo sul punteggio di 44-36. Galvanizzato dal vantaggio il Lazio esce dagli spogliatoi più motivato che mai e considerato anche l’ultimo canestro del secondo quarto piazza un 13-0 agli emiliani, incapaci di andare a segno per ben 6 minuti nel terso periodo. Per l’Emilia Romagna arriva la stanchezza e se ne va la lucidità. Coach Mengoni ruota più che può ma i suoi diventano anche meno quando Giovanni Allodi (Fortitudo Bologna) ha bisogno di una sosta forzata. Sull’altra sponda il Lazio gioca in scioltezza e pare divertirsi molto. Terzo quarto in archivio 60-47 per i laziali. Ci prova fino alla fine l’Emilia ma il Lazio controlla e va in finale. Nel 2008 fu titolo contro la Lombardia. Tre anni dopo ci riproverà contro la Toscana.
5/8 Finale mancata. La Lombardia batte il Piemonte 96-69 in una gara senza troppi sussulti. Poteva essere la finale. E’ “solo” una sfida per agguantare almeno il 5° posto. Le grandi deluse Lombardia e Piemonte si sono affrontate, non senza un velo di tristezza, al Pala Ruffini. Lontano da Collegno dove si è lottato per le prime quattro posizioni. In ogni caso c’è in gioco l’onore e gran parte del basket nazionale, che tra la Lombardia e il Piemonte può contare innumerevoli tesserati e un serbatoio pressoché inesauribile.
I lombardi prendono subito in mano le redini del gioco, costringendo il Piemonte a rincorrere. Primo tempo chiuso sul 54-37 per la Lombardia. Non cambia la musica nel secondo tempo, con i padroni di casa impegnati in una rincorsa che alla fine risulterà vana.
Bene la Puglia. Dopo una gara al cardiopalmo ai quarti di finale la Puglia coglie un meritato e sofferto successo contro le Marche (70-68). Superata per i pugliesi anche la fatica dopo il supplementare mentre per i marchigiani, che pure hanno combattuto fino alla fine, ci sarà la finale per arrivare al 7° posto. Stavolta il top scorer non è Felice Cagnetta (San Severo) ma Federico Angelini (Aurora Brindisi) con 20 punti. Sempre bene Adem Catakovic (Fabi Shoes Montegranaro) autore di 18 punti.
9/12Abruzzo a sorpresa. Liguria e Abruzzo si sono divise i tempi. Il primo per i liguri e il secondo per gli abruzzesi. Il risultato premia l’Abruzzo, che con il 72-68 si giocherà la finale per il 9° posto contro il Friuli Venezia Giulia, eversore della Campania. Matteo Timperi (Pineto, 26 punti) fa meglio di Lorenzo Nicoletti (Loano, 22 punti).
Il terzo quarto. Il Friuli Venezia Giulia batte la Campania 78-62 rompendo l’equilibrio nel terzo quarto, chiuso 26-9. Matteo Cernivani (Azzurra R.D.R.) ne fa 28 e trascina i friulani verso la finale per il 13°. Per la Campania rimane la sfida contro la Liguria.
13/16L’Umbria per il 13esimo. I 32 punti di Andrea Ciofetta (Perugina Basket) spingono l’Umbria verso la finale per il 13esimo posto. Si arrende ancora la Calabria (99-62), che soffre parecchio in avvio e finisce sotto di 18 nei primi 10 minuti. Per l’Umbria c’è la Sicilia.
Alla Sicilia il derby delle isole. La Sicilia si aggiudica il derby delle Isole contro la Sardegna (98-81) e si guadagna la sfida all’Umbria per il 13esimo posto. In avanti per tutto il primo tempo i siciliani si fanno rimontare nella terza frazione. Chiusura per la Sicilia con ottima prova di Francesco Vaccargiu (Esperia Cagliari): 25 punti.
Il programmaFinale 1°-2° posto Toscana-Lazio
Finale 3°-4° posto Veneto-Emilia Romagna
Finale 5°-6° posto Lombardia-Puglia
Finale 7°-8° posto Piemonte-Marche
Finale 9°-10° posto Abruzzo-Friuli Venezia Giulia
Finale 11°-12° posto Liguria-Campania
Finale 13°-14° posto Umbria-Sicilia
Finale 15°-16° posto Calabria-Sardegna
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